Rocchetta Vara - S. Giustina

Rocchetta Vara è una delle molte chiese fondate dagli abati-ordinari e conti di Brugnato nei propri possedimenti. La sua origine risale al 1133, quando tutte le chiese dipendenti dall’ultimo abate Ildebrando furono dichiarate rettorie e governate dallo stesso abate elevato alla dignità vescovile.
La fortezza abbaziale, che diede il nome al paese (Rocha e Rocheta) e della quale rimangono poche tracce, era posta a guardia dell’antica strada Pontremoli-Brugnato, riattivata nell’età di Liutprando.
Nell’archivio di Stato di Massa si trova una pergamena dell’anno 1574 nella quale si afferma che Rocchetta, con molti altri castelli di Lunigiana e della zona del Cornoviglio, veniva presa sotto la protezione del Sacro Romano Impero per decreto dell’Imperatore Massimiliano II.
L’antica chiesa di S. Giusta o Giustina si trovava alquanto discosta dal paese, in posizione elevata e non era conveniente tenervi l’Eucarestia e le cose sacre.
Come già nel 1517, il vescovo Filippo Sauli nella visita pastorale del 29 agosto 1518 comandò che fosse officiata la Cappella di S. Pantaleo posta nel paese.
L’antica parrocchiale di S. Giustina nel 1579 perse completamente la parrocchialità, fu ridotta nelle dimensioni e servì da cappella del cimitero.
Così la rettoria ebbe due titolari e nella visita pastorale del 1614 e degli anni successivi è detta “Ecclesia parochialis Sanctorum Pantaleonis et Justinae”.
Nel 1853 la Parrocchia, che apparteneva alla Diocesi di Brugnato, fu aggregata alla diocesi di Massa su istanza di Francesco V, duca di Modena, per far coincidere il confine ecclesiastico con quello del ducato.
L’11 ottobre 1959 fu assegnata alla diocesi di Brugnato.

Oratorio Vecchia Chiesa parrocchiale