Ceparana - Santissima Annunziata

Ceparana, paese già noto in un documento del IX secolo, da identificarsi forse con Boaces, stazione ricordata negli itinerari romani, fu nel Medio Evo Castello e Corte molto importante del Vescovo di Luni e mercato da lui riconosciuto.
Sorse qui, in età imprecisata, l’Abbazia di San Venanzio, presso la quale, secondo memorie del secolo XII, si celebrava una delle più antiche sagre della Diocesi di Luni, alla quale dovevano partecipare anche le Chiese che si erano staccate dalla stessa Diocesi.
La Chiesa di San Venanzio, i cui resti sono incorporati nella Villa Giustiniani, secondo la descrizione fattane, nel secolo XV, dall’umanista Antonio Ivani, è una Chiesa paleocristiana; da essa provengono alcune lapidi funerarie, di cui la più antica è datata l’anno 544.
Prima della fine del secolo XIII la Chiesa di San Venanzio divenne plebana e sostituì l’antica Pieve di Bolano, restituita poi nei suoi privilegi dopo la diserzione del Monastero; la frazione tornò quindi a dipendere dalla Parrocchia di Bolano; il Vescovo mons. Giovanni Castantini, con sua Bolla del 27 ottobre 1930, staccò la frazione di Ceparana e la rese Parrocchia indipendente.
La prima Chiesa parrocchiale fu costruita nel 1931, nel 1937 fu costruito il campanile e nel 1938, presso la Chiesa, fu costruito l’Asilo Infantile. Verso la fine degli anni cinquanta e l’inizio degli anni sessanta nacque il problema di una nuova Chiesa parrocchiale, data l’insufficienza della prima. L’interessamento dei parroci sac. Amedeo Pecunia e, soprattutto sac. Agostino Tassano riuscì a concretizzare l’idea.
La Chiesa, costruita su progetto dell’arch. Carletti di Ceparana, venne ultimata nel 1980, sia pure con soluzione provvisoria.
Al termine dei lavori della definitiva sistemazione del presbiterio e dell’aula della Chiesa, essa venne solennemente dedicata il 7 dicembre 2004 dal vescovo mons. Bassano Staffieri.