RIPALTA - S. Nicolò di Bari.jpg
Via Ripalta, 14, 19020 Borghetto di Vara SP
14 Via Ripalta Borghetto di Vara Liguria 19020 IT
Presbiteri e Diaconi

Amministratore Parrocchiale: Mons. Can. Giorgio Rebecchi
Collaboratore: diac. Brumo Canese

Orari messe

Orario Vigiliare: 15.00

Note:

Nel secolo XI Ripalta era un castello degli Estensi, dei quali i signori di Ripalta erano feudatari.
L’imperatore Federico I nel 1164 confermò per una quarta parte il castello al marchese Obizzo Malaspina, detto il Grande.
Nel giugno del 1202 i marchesi Malaspina cedettero al vescovo di Luni alcuni diritti su determinati castelli della Lunigiana, fra i quali era quello di Ripalta.
Nel 1215 i signori di Ripalta fecero con Genova una convenzione, nella quale fu sancito l’obbligo, da parte dei Genovesi, di difendere questo borgo.
I signori di Ripalta, a loro volta, promisero di concedere a Genova il castello per eventuali combattimenti.
Nel 1253-1254 i Fieschi, conti di Lavagna, acquistarono dal vescovo di Luni Guglielmo molti territori, fra cui Ripalta con il suo castello.
Dopo il passaggio ad altre signorie, Ripalta seguì le sorti della Repubblica di Genova.
Oggi il castello è ridotto ad un ammasso di ruderi.
La chiesa di S. Nicolò di Ripalta esisteva già nell’anno 881 ed è ricordata come confine della tenuta Accola nel diploma concesso dall’imperatore Carlo III il Grosso ad Erimberto, abate-ordinario di Brugnato.
Non appartenne ad alcuna pieve, ma fu direttamente soggetta ai vescovi di Luni, come risulta dalle liste delle decime triennali (1295- 1298) decretate da papa Bonifacio VIII per il sussidio al regno di Sardegna.
Secondo un’antica tradizione popolare, in località Ortara tra Pignone e Ripalta, esisteva un’antichissima chiesa
“matrice” dedicata al Santissimo Salvatore, scomparsa in età leggendaria.
Da tale chiesa proverrebbe l’antichissima vasca battesimale ad immersione – senza alcuna data – esistente nell’attuale chiesa parrocchiale.
Non vi sono argomenti probativi per negare tale tradizione, tanto più che nella zona, e precisamente in Situla tra Suvero e Zignago, esistette un’antica chiesa pure dedicata al Santissimo Salvatore e matrice dell’attuale chiesa parrocchiale di Suvero.
Nel territorio parrocchiale, in località Bocca Pignone, quasi sulla strada romana e presso il fiume Vara, in epoca imprecisata si stabilì un “priorato” di monaci di Brugnato, fondandovi un pellegrinario (poi ospizio) ed una chiesa. Non si conosce l’anno in cui i monaci abbandonarono Bocca Pignone; forse nel secolo XII, dopo l’elevazione dell’abbazia di Brugnato a sede vescovile nel 1133.
La chiesa fu distrutta da una piena del fiume Vara nell’ottobre 1752.
L’immagine di nostra Signora della Castagna e parte della suppellettile di culto furono trasportate nella chiesa di Ripalta, ove rimasero fino al 1786, epoca in cui fu terminata la costruzione dell’attuale chiesetta, in posizione vicina all’antica, ma più sicura dalle inondazioni del fiume.
Così, per successione, il rettore di Ripalta assunse il titolo di priore.
La Chiesa parrocchiale è del secolo XVIII, ma in essa sono ben visibili elementi di un’antica Chiesa romanica.

 

Chiesa N. S. della Castagna - Boccapignone
Orari messe

Orario Vigiliare: 15.00

RIPALTA - S. Nicolò di Bari.jpg 7 anni fa
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